Troppo spesso, quando lavoro con i più piccoli, mi accorgo di come questi abbiano preso il sopravvento sui genitori in una sorta di attaccamento invertito, soprattutto rispetto alla figura paterna. Sono sicuramente tramontati i tempi dei padri autoritari, ma vedo che troppo spesso questi padri si limitano a costruire modelli amicali che, invece, vanno assolutamente limitati. Il papà deve portare le regole, le norme, l’autorevolezza, condivise ovviamente con la mamma. Se ciò non avviene, il bambino si sente perso, può comparire in lui l’ansia perché troppo responsabilizzato.
I genitori devono impegnarsi a costruire una modalità educativa che sia unitaria, una cogenitorialità che significhi sapersi supportare nelle scelte e, per quanto riguarda le principali decisioni educative, avere un confronto aperto per poi decidere insieme ed essere, il più possibile, sulla stessa lunghezza d’onda.
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