Il pensionamento è il momento in cui il lavoratore riceve l’autorizzazione alla pensione: in questo momento cruciale può prendere due decisioni, accettare oppure continuare il rapporto di lavoro. Ma cosa succede se si decide di accettare il pensionamento, cosa comporta questa scelta?
Possiamo considerare
il pensionamento come un cambiamento, e come tale necessita la costruzione
di nuovi equilibri. Decidere di uscire dal mondo del lavoro è, molto
spesso, vissuto come una liberazione, ci si svincola
dalle responsabilità ma anche dalle costrizioni come i
turni massacranti. Tuttavia con il passare del tempo questo nuovo senso
di libertà si trasforma in un grande senso di vuoto, ma per
quale motivo? Tutto questo è dato dal fatto che l’ambito lavorativo entra
nella quotidianità, ci permette di assumere uno status e
di definirci come persona. Interrompere questa quotidianità e
i legami con questi valori porta alla perdita del senso di
identità costruito con il passare degli anni.
Oltretutto il
pensionamento non coinvolge solo la singola persona ma anche chi è intorno a
lei, in primis la famiglia. Anche in questo ambito avvengono
dei cambiamenti e inversione di ruoli che necessitano
la creazione di nuovi equilibri.
Le fasi della
pensione
Il pensionamento non
avviene tutto in una sola volta, ma anzi si sviluppa su
diverse fasi che, se affrontate al meglio, sapranno
condurre all’adattamento verso questo nuovo periodo. Questo
cammino non è però semplice, ognuno reagisce in maniera del tutto diversa.
Cerchiamo però di semplificarlo il più possibile così da far
comprendere cosa bisognerà aspettarsi dal pensionamento:
- Prepensionamento:
in questa fase iniziale sorgono le prime aspettative
sul futuro e su ciò che la pensione porterà nella
propria vita. Si inizia a maturare l’idea che il proprio
percorso lavorativo è in fase di conclusione.
- Novità:
la prima reazione dopo aver lasciato il lavoro è l’entusiasmo. Si è
emozionati dall’idea di poter dedicare più tempo a sé
stessi, ai propri sogni e alle attività ormai
abbandonate da tempo.
- Delusione:
a distanza di pochi mesi sopraggiunge un senso
di delusione, depressione, iperattività oppure angoscia.
La nuova vita non sembra rispettare le aspettative.
- Ripianificazione:
si ripianifica la vita in modo diverso dal passato. Le
aspettative si adattano così da renderle
più realistiche rispetto al presente.
- Adattamento:
durante quest’ultima fase si organizza una nuova routine e si
crea un nuovo progetto di vita a lungo termine.
Ovviamente, come
detto precedentemente, non tutti vivono queste fasi e se sì non
necessariamente in quest’ordine. C’è chi riesce ad organizzare la propria vita
futura fin da subito, chi invece entra in pensione nella
piena confusione senza sapere cosa fare nel tempo avvenire. Ciò che
conta è riuscire ad affrontare queste fasi così da essere in grado di
godere del meritato riposo.
Le emozioni provate
Ciò che è stato detto
in precedenza si verifica quando la pensione avviene “naturalmente”, se invece
è dettata da una necessità? Ad esempio bisogni ed esigenze
fisiche, la fine del contratto e ancora tanto altro. In questi casi
l’ex lavoratore potrebbe reagire con depressione o
con rabbia generando forti conflitti tra le mura
domestiche.
Cosa fare in
questi casi? Piccola premessa: ovviamente questa fase non è uguale per
tutti, è altamente soggettiva e chiunque reagisce in modo del
tutto diverso. È necessario quindi iniziare ad indagare quanto
questo evento sia impattante nella vita della persona, successivamente si
proseguirà rendendo le aspettative della
pensione concrete e realizzabili. Durante questa fase
di progettazione bisogna considerare le attività che più
gratificano la persona, quali sono quelle che da tempo si desidera
svolgere e possibilmente instaurare nuovi rapporti sociali (ad
esempio partecipando a dei corsi, viaggiando oppure con il volontariato).
L’intervento di uno
psicologo diventa, durante questa fase, fondamentale. In questo modo sarà
possibile progettare il presente anche grazie
ad attività che l’ex lavoratore non prende da subito in
considerazione.
Come avvicinarsi alla
pensione?
Il cambiamento avviene
su più livelli: ambiente, routine e orari. Sarà
necessario riorganizzare la propria vita, spesso è necessaria minor
attività fisica ma è richiesto un maggior spirito di iniziativa:
ristabilire gli equilibri e la nuova routine richiede la capacità di saper
improvvisare! Durante questi momenti si affronta lo sconforto di aver
perso le abitudini, le attività svolte di solito ma anche
i colleghi stessi.
È importante però
ricordare che la pensione è, e rimane, una grande conquista. Se gestita al
meglio si rivelerà una grande occasione per imparare cose
nuove, fare nuove esperienze e raggiungere nuovi traguardi! Come
è possibile però approcciarsi alla pensione in modo positivo?
- Prepararsi
alla pensione: affrontare questa fase all’ultimo minuto non è la strategia
migliore, cominciare a pensarci durante l’ultimo anno di lavoro aiuterà
ad analizzare cosa comporta questa nuova fase di vita.
- Scrivere
una lista con le attività che si desiderano fare: come ben sappiamo il
lavoro toglie gran parte del tempo della giornata, non sei riuscito a
realizzare alcuni dei tuoi sogni? Fai un elenco, non è mai troppo
tardi!
- Dedicarsi
alle relazioni: il pensionamento è il miglior periodo di vita per
dedicarsi alle amicizie: dedicare maggior tempo ai propri cari
renderà questo periodo ancor più leggero.
Pensare al futuro:
rimanere nel passato non sarà di alcun aiuto, pensare a ciò che verrà
alimenterà l’entusiasmo per ogni attività!
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