Metamòrfoṡi
s. f. [dal gr. μεταμόρϕωσις, der. di μεταμορϕόω «trasformare», comp. di μετα-
«meta-» e μορϕή «forma»].
Trasformazione, e in partic. trasformazione di
un essere o di un oggetto in un altro di natura diversa, come elemento tipico
di racconti mitologici o di fantasia, spesso soggetto di opere letterarie,
spec. del mondo classico, nelle quali il termine è usato anche come titolo
(nella traduz. ital.), soprattutto al plur.: le «Metamorfosi» di Ovidio, di
Apuleio, di Nicandro di Colofone; «La metamorfosi» (ted. Die Verwandlung) di
Franz Kafka. Fuori controllo, cattiva, contro il perbenismo e in alcuni casi
anti-americana, Breaking Bad è una delle serie televisive maggiormente
celebrata e più premiata della televisione americana. Terminata da poco in
America, con la messa in onda dell’ultimo episodio, e da poco approdata in
Italia l’ultima parte della quinta stagione, Breaking Bad è una sorta di
ventata d’aria fresca nel panorama televisivo statunitense e non solo. Per
tutta la sua durata, Breaking Bad si identifica come una sorta di analisi
psicologica, umana, kafkiana dei protagonisti: dal protagonista Walter White,
passando per il suo aiutante Jesse Pinckman, alla moglie Skyler fino ad
arrivare al cognato Hank. Il Walter White presentatoci ad inizio serie (il
classico padre di famiglia di provincia con villetta a schiera e piscina) non è
più il Walter White che vediamo sullo schermo nella quinta stagione. In
continua lotta con l’altro se stesso, Heisenberg, assistiamo alla sua
metamorfosi, al suo completo mutamento, che influenzerà il cambiamento nei caratteri
di coloro che gli stanno intorno. Tre fattori portano W.White (B.Cranston) a
trasformarsi: la poco felice scoperta del cancro, la trattativa con Jesse Pinkman e la necessità di guadagno. Questo mix non porta certo ogni uomo a tali
estreme conseguenze; ma la storia di W.W. è singolare. Walter White è una mente
brillante, relegata in una piccola scuola pubblica ad insegnare chimica a
ragazzini intenti a sbuffare ed annoiarsi; Walter White è il più intuitivo
della Grey Matter Tech.
Ma ne esce di scena, W.W. è costretto ad arrotondare lo stipendio mensile lavorando in un autolavaggio, Walt ha un figlio disabile e deve prendersene cura e
infine, W.W. scopre di avere un cancro inoperabile ai polmoni. Questo
racchiude in sintesi, che il rinnovarsi e il mutare,
possa scaturire a volte solo dalla tragedia e dallo shock. La vera
ossessione dell’uomo è per l’infinito. L’infinito amore di una donna,
l’infinita mole di guadagno, l’infinita voglia di conoscenza. Walter White ha
un’infinita conoscenza nella Chimica e per lui la passione e l’amore verso Skyler e Walt jnr. sono infiniti. Il grave problema è che
il figlio ha bisogno di attenzioni, la moglie aspetta una bambina e Mister
White ha il cancro. L’unica cosa insufficiente in questo contesto sono proprio
i soldi. Inizialmente per W.W. non si tratta di avido guadagno, ma di futuro e sopravvivenza della
sua famiglia, poi invece sfocia in qualcos’altro. Nel preciso istante in cui
W.W. decide di produrre metanfetamine con Jesse forse non sa ancora che nulla
sarà più come prima, rischi infiniti e personalità in divenire. Walter White è l’emblema delle
intenzioni altruiste perdute in logiche egoistiche. Il protagonista
passa dall’essere Walt in famiglia e Mr
White nel contesto scolastico, finendo
per diventare Heisenberg l’indiscusso numero uno della produzione di meth. Credo
sia tutto semplice, il tutto è racchiuso da un concetto universalmente valido:
quando la vita ti prende a calci e pugni, quando sai di avere valore e ti trovi
in difficoltà impensabili; quando passi una vita intera ad essere una brava
persona e a non avere nulla in cambio, esistono due strade: l’eterna sofferenza o la
trasformazione. Quel saggio stoico di nome Mike Ehrmantraut ne ha fatto una frase cardine, un
concetto chiave: “No Half Measures” diventata una vera e propria filosofia di vita. Nelle scelte più
decisive, subentra infatti la responsabilità per ciò che si diventa e per le
proprie azioni; non esistono sempre le comode vie del ritorno o la fase del
compromesso. Niente
mezze misure, con un esiguo margine di sole due scelte.
IL DIO ADE IN W.W.
Il Dio del mondo sotterraneo, e il regno di cui è
sovrano, venivano chiamati entrambi Ade. Egli è "l'invisibile", il
meno rappresentato e il meno conosciuto fra gli dei, dunque per familiarizzare
con il suo regno occorre fare una discesa; solo allora è possibile scoprire le
ricchezze che esistono nell'oscurità, nel freddo e nelle tenebre. Lo spettro
della morte ci conduce da Ade, la morte di un rapporto, la morte di un modo di
essere come nel caso di Walter, la morte di un proposito, di una speranza o di
un significato ci conducono a lui. Ade
era figlio di Crono e di Rea, e appena nato venne inghiottito dal padre. Quando
Zeus, aiutato da Meti, fece rigurgitare a Crono i figli che aveva inghiottito,
i fratelli Ade e Poseidone si unirono a lui contro Crono e i Titani e li
vinsero. Dopo, tirarono a sorte per dividersi il mondo, e la parte che toccò ad
Ade fu il mondo sotterraneo. Dal suo regno sotteraneo egli si allontanò
soltanto due volte: una prima per recarsi sull'Olimpo a chiedere aiuto dato che
Eracle lo aveva ferito con una freccia, si tratta però di un avvenimento
scarsamente elaborato, la seconda, fu per rapire Persefone. Pochi mortali entrarono
da vivi nel regno dei morti e ne fecero ritorno: Psiche vi si recò per ottenere
da Persefone una scatola piena di unguenti di bellezza; Ulisse per parlare con
l'ombra del veggente Tiresia; Enea a cercarvi l'ombra del padre. I tratti di Ade si rintracciano
nella trasformazione che cambia realmente il protagonista, trasformazione che
lo carica di una preoccupante sicurezza (o inconsapevolezza) ed insensibilità
al fine di ottenere ciò a cui ambisce: che sia uccidere a sangue freddo un
innocente, avvelenare un bambino per pura strategia o posizionare una bomba in
una casa di riposo. Walt non si rende conto di cosa stia effettivamente
facendo, come se fosse un bambino. Dopo un'agoniata discesa, riesce poi ad
uccidere il suo temuto rivale Gus Fring, facendo esplodere in tutto e per tutto la volontà di Heisenberg che
trasforma Walter in un demone privo di sensibilità e riguardi.
RIFERIMENTI
AD APOLLO
Apollo è la personificazione di un atteggiamento
maschile che osserva e agisce a distanza. Il suo mondo è della forma,
dell’intelletto, della mente. L’uomo che incarna il Dio favorisce il pensiero
rispetto al sentimento, la distanza rispetto all'intimità; grazie alle sue
qualità razionali, alla sua volontà e caparbietà è un uomo che sa stare nel
mondo e sa far carriera. Gli oggetti a lui cari sono la lira e l’arco. Walter,
nonostante rispecchi l’archetipo di Ade, dio degli inferi e quindi
dell’inconscio, del luogo che i mistici definiscono “la morte buia dell’anima
“; porta dentro di Sé anche quest’ultima caratteristica apollinea. Il
linguaggio aulico, ricco, ricercato e pulito usato per dialogare con la propria
interiorità e con gli altri protagonisti della serie tv indica l’influsso del
Dio, dio amante della poesia e dell’arte. La distanza emotiva con il quale egli
affronta il mondo è un'altra importante caratteristica tipica del Dio. Quando
le emozioni diventavano troppo intense, intime o conflittuali, egli si ritirava
“non vale la pena lottare per questo”. L’uomo Apollo tenderà a comunicare le
proprie emozioni e interiorità in maniera indiretta.
RIFERIMENTI
AD ERMES
Ermes, archetipo che personifica la rapidità di
movimento, l’agilità della mente e la facilità della parola; muovendosi
rapidamente attraversa confini e si sposta da un livello ad un altro.
Considerato il “messaggero gli dei, l’eloquente Dio della parola e guida delle
anime nel mondo sotterraneo”. Ermes era il dio della comunicazione; attraverso
la metafora, era la guida delle anime nel viaggio mistico e psicologico volto a
unificare l’elemento maschile e femminile. L’archetipo nelle sue qualità
positive rappresentava la capacità di possedere inventiva, creatività,
proprietà straordinarie di linguaggio e di comunicazioni. Nelle sue qualità
negative, e questo è il caso del Sig. Walter, può essere rappresentato nel
commerciante privo di scrupoli che con la sua parlantina veloce induce la gente
ad acquistare cose inutili, dal vero e proprio truffatore che carpisce la
buonafede delle persone o può essere impersonato da un affascinante essere
asociale che non ha scrupoli a mentire per ottenere ciò a cui ambisce. Con il
proseguire delle cinque stagioni infatti è evidentissimo come Walter, pur di
guadagnare sempre più e diventare sempre più potente, sia capace di mettere la
sua famiglia ed i suoi conoscenti costantemente in pericolo.
Conclusioni
L’antieroe.
Lui
è la ferita che ci riguarda, quell'antieroe vagheggiato da Carl Gustav Jung
capace di prendere su di sé il destino fallimentare e violento dell’uomo
moderno che, asserragliato nella coscienza illusoria della propria bontà
epistemologica, irretito dalle retoriche dei buoni sentimenti, spinge fuori di
sé la parte oscura di natura brutale che gli compete piuttosto che farsene
carico, generando ogni sorta di conflitto e guerra nelle relazioni
interpersonali, sociali, politiche del pianeta. Così White, alias Heisenberg, si avvicina alla propria intima
natura e alla nostra poltrona con la sincerità disarmante dei folli senza
negarsi alcuna oscurità, facendola finita con i buoni sentimenti e le morali da
comodino, scavando a piene mani dalla fossa biologica dei propri sentimenti più
laidi, facendosi carico delle proprie azioni più turpi, così come ogni uomo
dovrebbe presentarsi, nudo, alla propria coscienza e a quella del cosmo, prima
di provare a rinascere. Da
Nietzsche a Jung a una serie televisiva americana, dopo che dio è morto, dopo
che anche il mito dell’Eroe ha esaurito la propria parabola salvifica per
divenire veicolo di guerra permanente, dopo che il pianeta non sa più come
dirci che abbiamo passato il maledetto segno, forse non deve sorprenderci
troppo che, a cercare la luce di una rinnovata coscienza, ci si possa rimettere
alla vera signoria mediale che ha piegato gli ultimi decenni, il Video, e
dentro di esso mettere bene a fuoco il processo psichedelico
dell’indimenticabile signor Walter White.
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